Nella prossima asta RM Sotheby’s che si terrà in Arizona il prossimo weekend del 27 e 28 Gennaio sarà messa all’incanto una splendida quanto rara Apal Posche GT 1600 prodotta nel 1962. L’auto versa in condizioni ottimali, grazie anche all’accurato restauro svolto dal suo ultimo proprietario. La stima di vendita elaborata dalla nota casa d’aste ammonta ad almeno 80.000 dollari.
Il lotto Numero 104 che verrà posto all’incanto durante la prossima asta organizzata da RM Sotheby’s, che si terrà il 27 ed il 28 Gennaio in Arizona, rappresenta una delle principali attrazioni che convincerà numerosi potenziali acquirenti a presentarsi a questo importantissimo evento. Infatti, la nota casa d’aste ha posto all’asta una rarissima Apal Porsche GT Coupè 1600 del 1962, per la quale la stima di partenza, senza prezzo di riserva, ammonta ad una cifra compresa tra gli 80 ed i 100.000 dollari.
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LA STORIA DELL’ APAL PORSCHE GT
La storia di questo modello, rarissimo di per sé e praticamente introvabile negli Stati Uniti, inizia negli anni ’60, quando il piccolo atelier automobilistico APAL, creato dal belga Edmond Pery e famoso per le sue Dune Buggy e per le repliche delle Porsche 356 Speedster, allestì in circa 150 unità, una piccola e grintosa coupè le cui linee si ispiravano vistosamente al design splendidamente esibito dalle quasi contemporanee Porsche 356 Abarth Carrera. Rispetto a queste ultime, però, le Apal si differenziano in molteplici particolari, anche strutturali: la carrozzeria dell’automobile, infatti, è realizzata in fibra di vetro per contenere il più possibile il peso e per permettere alla performante meccanica Porsche di assicurare alla piccola sportiva belga prestazioni di rilievo.
Il telaio esibisce un passo leggermente più lungo di quello della Porsche 356, ma, all’interno dell’abitacolo i posti a sedere per i passeggeri sono comunque solamente due, sebbene comodi e spaziosi. La scelta di limitare a guidatore e passeggero lo spazio interno della vettura ha permesso di ricavare un vano bagagli decisamente abbondante in relazione alla classe e alla categoria d’appartenenza di questa piccola coupè dalle forme morbide e sinuose. Le forme compatte, unite al peso leggero, inoltre, rendono possibile un impiego brillante e vivace dell’automobile che, soprattutto in curva, mette in mostra un’agilità ed una tenuta di strada all’altezza delle migliori Porsche ‘’ufficiali’’. Delle 150 vetture prodotte con questa carrozzeria tra il 1961 ed il 1965 da APAL, solo 30 sono state allestite con motore, freni, ruote, sedili ed interni forniti dalla Porsche: di conseguenza, la Apal-Porsche GT proposta da Sotheby’s rappresenta una rarità assoluta che sarà senza dubbio in grado di solleticare le fantasie dei più esperti investitori che prenderanno parte all’asta di fine Gennaio.
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Dopo aver conosciuto parecchi successi, sia in ambito commerciale che nel contesto sportivo, Apal ridusse in maniera considerevole la portata della sua produzione in seguito ad un disastroso incendio che, nel corso del 1969, distrusse lo stabilimento nel quale venivano prodotte le realizzazioni artigianali di questo piccolo atelier. In seguito alla sciagura, Apal tornò a dedicarsi alla più redditizia produzione di vetture da spiaggia, abbandonando l’attività agonistica e la realizzazione di vetture di altre categorie.
L’automobile protagonista del nostro servizio fu acquistata per la prima volta a Colonia ed impiegata per partecipare ad una serie di campionati automobilistici tedeschi. Successivamente fu ceduta ad un appassionato della Carolina del Sud, prima di entrare a far parte della scuderia del noto appassionato di Porsche del Tennessee Tom Trabue, che la curò per un trentennio circa.
In tempi più recenti, la proprietà della vettura è passata ad un noto pilota, che ha curato personalmente il restauro della carrozzeria e degli interni, presentando l’automobile ai nastri di partenza della Rolex Monterey Motorsports Reunion del 2013. Caratterizzata da un grintoso colore rosso, abbinato alla tappezzeria nera, l’Apal Porsche GT messa in vendita da RM Sotherby’s sfoggia una linea originale dai chiari stilemi di ispirazione italiana: facile rintracciare nelle curve della carrozzeria alcuni echi che rimandano a vetture Alfa Romeo e Ferrari dei primi anni ’60, ma, in generale, nelle linee di questa vettura è possibile altresì individuare tratti assimilabili da vicino anche all’universo Porsche: i volumi generali dello specchio frontale offrono una vista d’insieme che porta alla mente le linee della 356 e quelle della più recente 911 e anche la vetratura laterale, seppur meno slanciata rispetto a quella delle altre automobili prodotte in serie direttamente da Porsche, ripropone forme non troppo dissimili da quelle tipiche delle Casa tedesca.
Del tutto originale è invece l’adozione di una batteria di ben 4 fari posizionati in altrettanti scassi collocati direttamente sulla parte frontale dell’automobile. All’interno prevale invece la semplicità e l’eleganza, sottolineata da un abitacolo costruito intorno al pilota.
Photo Credit: David Gooley ©2015 Courtesy of RM Sothebys | Text: Massimiliano Idonea
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