La Porsche 911 T guidata da Steve McQueen durante le riprese del film ‘’Le Mans’’ è stata messa all’incanto con una cifra di vendita stimata tra i 250 ed i 350.000 Euro. La vettura, appartenuta per anni all’attrice Elga Andersen, coprotagonista della pellicola, versa ancor oggi in condizioni eccezionali, non è mai stata restaurata ed ha all’attivo solo 46.350 km.
Con un prezzo di vendita stimato tra i 250 ed i 350 mila Euro si appresta ad essere venduta all’incanto la Porsche dell’idolo americano Steve McQueen, interprete di grande fama di alcune delle pellicole più significative del cinema a Stelle e strisce e valente pilota automobilistico che partecipò a svariate edizioni della 24 Ore di Le Mans.
Proprio a questo evento si lega la trama che fa da tema di ‘’Le Mans’’, un iconico film nel quale McQueen veste i panni di Delaney, un pilota Porsche che ritorna alla nota corsa di durata francese un anno dopo aver vissuto un tragico incidente che portò alla morte di un pilota Ferrari contro il quale, al volante di una Porsche, il personaggio di Steve McQueen stava battagliando per un sorpasso.
Le atmosfere di questo film, unite al mito di Steve McQueen, personaggio che l’immaginario collettivo associa al mondo dei motori in maniera ancor più immediata che al palcoscenico, hanno cementato il rapporto tra l’attore e l’universo Porsche, rendendo la 911 una vera e propria ‘’auto da film’’.
La Porsche 911 T messa all’incanto da Christie’s fa parte di un piccolo lotto di vetture identiche che la produzione del film richiese a Porsche per poter realizzare le riprese: nella pellicola la vettura in questione compare in alcune delle scene più significative interpretate da Elga Andersen, vedova del pilota Ferrari che trovò la morte nello schianto che coinvolse anche il personaggio interpretato da Steve McQueen. Proprio Elga Andersen si legò in maniera viscerale all’auto oggetto dell’asta di Christie’s, curandola in maniera scrupolosa fino al 1994, anno in cui, in seguito alla scomparsa dell’attrice, la 911 T arancione passò nelle mani della sua migliore amica, una donna svizzera che, dopo qualche tempo, decise di venderla all’attuale proprietario.
La Porsche 911 T di McQueen è stata curata per oltre trent’anni dalla stessa officina di specialisti, in Svizzera, è stata prodotta nel 1970 ed immatricolata nel corso dell’anno successivo. L’esemplare oggetto dell’asta di Christie’s si trova in condizioni di conservazione a dir poco eccezionali: la verniciatura è ancora quella originaria, così come gli splendidi cerchi in Lega Fuchs a cinque razze da 15 pollici. Tra le caratteristiche peculiari che fanno parte della dotazione della Porsche 911 T del film ‘’Le Mans’’, che ha oggi all’attivo appena 46.350 km, figura il godibilissimo tetto apribile elettrico, l’antenna elettrica abbinata all’impianto radio originale con mangiacassette e gli splendidi interni in pelle marrone chiara con ancora in dotazione i tappetini di primo impianto. La 911 T messa all’asta da Christie’s e guidata in da Steve McQueen è mossa da un propulsore esacilindrico da quasi 2.2 litri e dotato di ben 125 cv. Il cambio a quattro marce dispone di un comando manuale, mentre le sospensioni seguono anteriormente lo schema del quadrilatero con puntoni MacPherson e sono indipendenti al retrotreno. I freni ventilati garantiscono ancor oggi una guida sportiva e sicura e spazi d’arresto paragonabili a quelli di vetture con molte meno primavere alle spalle.
La genesi di un mito
La 911 rappresenta, da sempre, la quint’essenza della produzione Porsche: vettura amata dagli appassionati di tutto il mondo e detentrice di un successo commerciale non comune tra vetture della medesima elitaria categoria di automobili, la 911 è figlia di un progetto iniziato nel corso del 1950, quando i progettisti della Casa di Stoccarda iniziarono a pensare ad un’erede che raccogliesse il testimone della 356. Il contemporaneo successo commerciale della più piccola sportiva lanciata sul mercato qualche anno prima, indusse i vertici della Casa tedesca ad affrontare il concepimento della 911 con tutta la serenità resa possibile dall’onda di gradimento che avrebbe accompagnato inarrestabile la 356 fin oltre l’inizio degli anni ’60.
Il progetto ‘’901’’, diventato successivamente ‘’911’’ a causa di un contenzioso aperto con Peugeot, detentrice dei diritti di utilizzo di tale nome commerciale, vide la luce nel 1963, quando la nuova potente sportiva di Casa Porsche affiancò la 356 soppiantandola pian piano fino a diventare il vero fulcro centrale dell’intera produzione di Stoccarda. Sotto la guida di Ferry Porsche si tracciarono le basi di un intero corso progettuale che vide la partecipazione di una squadra completata da Ferdinand Porsche, Erwin Komenda e Ferdinand Piech, che curò, in maniera particolare, lo sviluppo della meccanica.
Declinata in varie versioni, sia stradali che ultrasportive, la 911 rappresentò per anni l’intero universo Porsche, fino a dettare le forme di successivi modelli di grande successo, come le recenti Boxster e Cayman. Ancor oggi la 911 sintetizza tutta l’essenza dello spirito di marca ed occupa un ruolo di primo piano nella gamma della Casa tedesca.
Photo credit: Christie’s | Text: Massimiliano Idonea